Al San Liberatore arriva il mammografo digitale, arma in più per lo screening del tumore al seno

ATRI – Un nuovo mammografo digitale dotato di tomosintesi, sarà colaudato lunedì prossimo all’ospedale San Liberatore. Andrà ad arricchire la dotazione tecnologica del repartodi Radiodiagnostica, diretto dal dottor Fabrizio Capone. Si tratta di uno strumento particolarmente innovativo, utilissimo nella diagnosi del tumore del seno.

«Quella installata ad Atri – spiega il primario Fabrizio Capone -, presenta vantaggi sotto diversi punti di vista. Rispetto al mammografo analogico garantisce una netta riduzione della dose di radiazioni. In secondo luogo è dotato di una nuova tecnologia, grazie alla quale possiamo assicurare una maggiore accuratezza diagnostica, un elemento fondamentale se si pensa che la diagnosi precoce è ad oggi una delle armi più importanti con le quali combattere il tumore al seno. La Tomosintesi è una tecnica radiologica di nuova generazione in grado di esaminare la mammella in maniera tridimensionale. Anziché produrre una sola immagine in un’unica proiezione – continua il dottor Capone – questa strumentazione produce almeno 15 immagini della stessa mammella migliorando in questo modo l’accuratezza diagnostica». Questo aumenta la possibilità di individuare dettagli tumorali ancor più piccoli.

 

Particolarmente soddisfatto dell’arrivo di questa nuova strumentazione è il consigliere regionale Luciano Monticelli: «Fa molto piacere – è il suo commento – sapere che, da martedì 30 ottobre, le pazienti del San Liberatore di Atri potranno usufruire di questa macchina. La nostra intenzione è quella di essere parte integrante e attiva di un percorso di prevenzione e garantire alle donne un’indagine completa e accurata. Nel campo della prevenzione del tumore al seno – conclude Monticelli – un ruolo fondamentale è affidato alla conoscenza del valore della prevenzione e alla consapevolezza dell’importanza dello screening mammografico. Da oggi anche il San Liberatore potrà contare su uno strumento di avanguardia: siamo fieri di aver contribuito al miglioramento del servizio erogato».